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Fedi e matrimonio fra tradizione e innovazione

Oggi vogliamo parlare di un argomento che spesso viene dato per scontato: un tema per il quale pensiamo di sapere tutto, ma che in realtà racchiude dietro di sè una serie di curiosità e dinamiche tutte da scoprire.

Ti chiedi di cosa stiamo parlando?
Ovviamente delle fedi nuziali!

Le fedi: così centrali nel matrimonio ma così “snobbate” per certi aspetti. Tutto ciò che rappresenta il matrimonio ruota infatti intorno allo scambio delle fedi, il gesto che suggella l’amore fra due persone per l’eternità. Una scena simbolica dal significato fortissimo che ci accompagna ormai da secoli, anzi: da millenni.

La tradizione dello scambio delle fedi prende il via infatti nell’antico Egitto, 5.000 anni fa.

Gli antichi egizi furono di fatto i primi a “specializzarsi” nella gioielleria; i loro amuleti venivano costruiti per essere fregiati di un significato religioso o magico, o magari entrambi.

L’anello rappresentava il circolo, la perfezione: il simbolo dell’amore che ha inizio senza finire mai.

Indipendentemente dal materiale dell’anello, a contare era il significato: l’uomo, infatti, insieme all’anello, affidava alla sua donna anche il controllo della casa e la sua protezione.

Una tradizione infinita

In epoca romana venivano utilizzati anelli con il sigillo; come per gli egiziani, l’uomo lo donava alla donna in segno di responsabilità della custodia e della cura della proprietà.

Per le civiltà orientali invece le dita rappresentavano i pilastri della vita, con il pollice che era collegato ai genitori, l’indice ai fratelli, il medio la persona stessa, il mignolo i figli, mentre l’anulare, il dito delle fedi, rappresentava la coppia, e quindi l’amore, suggellato dall’anello.

Tra Medioevo e Rinascimento, nel cristianesimo, si passò da anelli molto sopra le righe, con decorazioni vistose e piuttosto grandi, all’abolizione degli anelli stessi, considerati simboli “pagani”. Nel Rinascimento era abitudine addirittura incidere versi di poemi sull’anello; un’abitudine anche questa tramandata negli anni fino alle incisioni di nomi o frasi nella parte interna della fede, come accade frequentemente oggi.

Storia, leggenda e tanto altro, ma una cosa è certa: da cinque millenni a questa parte, quella delle fedi è rimasta un’abitudine fissa, mai scomparsa.

Dai greci ai romani passando per il Medioevo ed il Rinascimento, coinvolgendo anche le civiltà orientali: le fedi hanno di fatto un’origine ben più antica del matrimonio inteso come sacramento, o comunque inesorabilmente legato alla cultura cristiana.

Ma come sono cambiate le abitudini viaggiando nei secoli? Vediamolo insieme…

In sostanza, comunque, ciò che nel corso dei secoli e dei millenni ha sempre caratterizzato le fedi e gli anelli è stato l’amore, o comunque la condivisione di qualcosa di duraturo, di eterno: una certificazione simbolica di un sentimento e di un qualcosa da portare avanti insieme. I tempi sono cambiati, oggi sono tanti i gesti e gli oggetti che possono simboleggiare determinate cose: i tatuaggi condivisi hanno ad esempio un forte valore simbolico.

Le fedi tuttavia recitano sempre la parte principale all’interno dello scenario e dell’immaginario comune riguardante il matrimonio.

Fedi nuziali oggi, cosa c'è da sapere?

Pur essendo un’usanza così radicata e comune, quella delle fedi è una materia difficile, che deve fare i conti con gusto, usanze,, tradizione e bon ton; vediamo perché…

Dove si porta la fede?

Ovviamente la fede va messa all’anulare della mano sinistra, è bene non scordarselo per non incorrere in brutte figure all’altare!

Perché?

La ragione è ben nota: è tradizionalmente scelta la mano sinistra poiché più vicina al cuore, il simbolo dell’amore da sempre.

Chiaramente il matrimonio vale lo stesso, anche mettendola alla mano destra, ma se possibile è meglio rispettare la tradizione.

Quale tipologia utilizzare?

Le fedi differiscono per materiale (argento, oro giallo, oro bianco, oro rosso, platinoecc.), e per forma. Può esserci la forma classica, tonda e smussata, mantovana, alta e piatta, sarda, decorata a pizzo, francesina, sottile e bombata. Le tipologie comunque anche qui possono essere davvero infinite e personalizzabili in base al gusto proprio della persona.

La scelta spetta però, in un modo o nell’altro, sempre alla donna. Alcuni cliché stanno però vacillando negli ultimi anni: sono infatti sempre di più le coppie di sposi che scelgono in maniera totalmente condivisa le fedi, e che addirittura, in molti casi, scelgono fedi diverse con dei dettagli in comune come incisioni o dediche: qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa.

La consegna delle fedi

La tradizione in voga negli ultimi anni vuole che siano i “paggetti” a consegnare le fedi agli sposi, dei bambini, preferibilmente un maschio ed una femmina.

Non sempre però ci sono dei bambini, o comunque dei bambini disposti a giocare il ruolo di “paggetti” in un momento speciale come quello della cerimonia nuziale. In questo caso è il testimone dello sposo a tenere le fedi, ma diciamo che non sono questi dei dictat universali: le fedi possono essere consegnate ad esempio anche da persone alle quali gli sposi sono particolarmente legati come genitori, parenti oppure amici che non sono stati scelti per essere testimoni di nozze.

Ciò che conta comunque, alla fine, è lo stato d’animo, il pensiero, l’emozione ed il sentimento provato dagli sposi, indipendentemente da dogmi e tradizioni sacre o profane che siano. Il matrimonio è un passo fondamentale, le fedi sono un simbolo meraviglioso, ma il vero protagonista è sempre l’amore.